Irene Quaresima

Irene Quaresima

Nella Napoli contemporanea l’arte ‘en plein air’ trova la sua massima espressione nei capolavori del pittore Alfonso Palma : una sintesi di luci e colori che sublima ogni composizione figurativa ad opera d’arte.
…”Non struggerti, ama. Non perderti, pensa. Non isolarti, vivi…Non temporeggiare,crea…”
A. P. da Sentimenti 2003
Iniziata in Francia, nel villaggio di Barbizon, ai margini della foresta di Fointainebleau, la pittura all’aria aperta si diffuse a partire dalla seconda metà dell’Ottocento anche nel resto d’Europa e divenne presto una forma di evasione, un modo attraverso il quale cogliere sfumature e insoliti particolari che penetrano nelle sottili fessure dell’animo umano e, gradualmente, lo arricchiscono.
Alfonso Palma si è fatto, dunque, interprete della bellezza, un valore assoluto presente in natura nella sua forma più pura, e lo ha trascritto, attraverso il linguaggio figurativo, nelle sue opere.
Nato a Napoli nel luglio 1943, Alfonso Palma cerca di diluire sapientemente la propria attenzione verso la famiglia, il lavoro e la pittura, affinché quest’ultima, pur essendo una attività secondaria, non venga trascurata. Terminati gli studi di elettrotecnica, egli lavora dapprima in alcune aziende della città e poi alla guida dei convogli ferroviari, prima di accedere agli stabilimenti Alfa Romeo a Pomigliano d’Arco e la pittura diviene espressione del suo ‘alter ego’, libero dai ritmi della fabbrica.
Una vasta produzione che diventa simbolo della sua condizione emotiva : al tratto lineare e deciso del periodo giovanile, vissuto accanto al maestro Roberto Carbone, si sostituiscono pennellate di colore dai contorni spesso indefiniti, quando il vuoto improvviso, lasciato dall’amico, rimane incolmabile ed emerge la vulnerabilità di un uomo che fa della tela la pagina sulla quale trasporre ogni disagio emotivo, ogni incontenibile percezione del nulla.
La passione per la pittura era nata proprio accanto al Dott.Carbone che, sebbene fosse medico di professione, lo aveva travolto ed avvicinato all’espressione figurativa. Insieme avevano costruito quella particolare forma dialettica che rendeva quasi esclusiva la vicinanza artistica e quella umana: un maestro che nello spazio di quasi vent’anni era divenuto una guida ed aveva restituito ad Alfonso Palma quella serenità e fluidità di pensiero che la morte del padre aveva troppo presto dissolto.
Una condizione che l’artista tornerà a conoscere di nuovo quando verrà meno anche questa nuova figura …”Ciò che prima era certezza, scrive Palma, ora solo vaghezza”…e questo è soltanto un breve cenno di quella instabilità di carattere emotivo che porterà il pittore ad un mutamento di stile, ad un cambiamento, ad una chiusura interiore, esternata attraverso la produzione di versi e attraverso tinte più cupe, come se la solarità di un rapporto umano si fosse per sempre estinta.
Non odo più
la Sua voce,
i suoi insegnamenti,
i suggerimenti,
i suoi lamenti.
Solo un immenso silenzio,
dove ascolto
la sua voce…
i suoi insegnamenti,
i suggerimenti,
i suoi lamenti.
(da Sentimenti, 2003)
Così egli ricorda il Maestro, lui che in occasione della mostra nella Galleria d’Arte Acquarium ad Ercolano, nel giugno 1979, disse di aver conosciuto Alfonso Palma come pittore quando Alfonso stesso gli confessò che si era accorto di dover dipingere, era come se un bisogno interiore lo spingesse a tanto.
” E in quella “necessità”, in quella prorompenza, disse Carbone, io credetti di vedere che c’era dentro “qualcosa”. Chi è oggi questo pittore non più giovanissimo, è meglio che sia la critica a dirlo perché l’affetto potrebbe velare il giudizio. Una cosa, però, lasciatemi affermare: piacciano o non le sue cose, si tratta, per avere i pregi dell’arte, di pittura autentica ed efficace e, perciò, di pittura vera. E questo non è poco”.
Sono diversi i riconoscimenti che Alfonso Palma ha avuto nel tempo, i più recenti come la X edizione dell’Italian Painters Award, e la segnalazione sulla copertina del 19 dicembre di Artrades (www.artrades.com) , uno dei maggiori portali d’arte italiana, risalgono allo scorso 2003 e testimoniano la validità del pittore, inserito,ora, tra gli artisti della Napoli contemporanea.
Irene Quaresima
www.napoliontheroad.it
da Agorà 22